Dante è nato a Firenze e ha scritto la sua Commedia in lingua fiorentina. In quell’epoca, il trecento, non c’era ancora una lingua chiamata italiana né un paese come l’Italia.
Dante però viene definito il padre della lingua italiana, dato che la lingua che egli utilizza nella Commedia sarà più tardi la base della lingua italiana, stabilita da Alessandro Manzoni dopo l’Unità d’Italia (1861).
Questa scelta per la lingua di Dante è data dall’importanza della sua opera per la letteratura italiana: l’opera di Dante, insieme a quella di Boccacio e Petrarca (anch’essi scrittori pure di Firenze e che, per tanto, scrivevano in lingua fiorentina) è riconosciuta come l’apice della letteratura italiana.