Cosa unisce la pizza più famosa e un ottimo dolce natalizio?
em 23 de Dezembro de 2021
Todos os anos, no Domingo de Páscoa, na Catedral de Florença, o fogo sagrado, aceso com algumas pedras do Santo Sepulcro trazidas pelos cruzados em 1099, é usado para que uma pomba de papel machê voe até a praça, onde faz estourar o "Carro" e daí volte até o altar. A explosão dos fogos de artifício manifesta a alegria pela Ressurreição de Cristo.
Gentili amiche e carissimi amici,
in occasione delle feste pasquali, voglio raccontarvi una delle più belle tradizioni della mia città di origine, Firenze, scrigno inesauribile di ricchezze, che continuano ad affascinare tutti coloro che amano il bello.
Nel lontano 1099, le forze cristiane, coalizzatesi per liberare i luoghi santi, vincono la resistenza musulmana e riescono a prendere Gerusalemme, dando vita all’effimera esperienza del Regno cristiano di Gerusalemme.
Secondo una vecchia storia, il primo crociato che sale sulle mura della città santa ed apre il varco per l’ingresso delle forze cristiane, è il fiorentino Pazzino de’ Pazzi. Come ricompensa dell’importante apporto fornito alla vittoria, Pazzino riceve in dono da Goffredo di Buglione, Avvocato del Santo Sepolcro, delle pietre focaie provenienti dallo stesso sepolcro. Queste preziose reliquie sono in seguito portate a Firenze dal manipolo di fiorentini che hanno partecipato alla crociata.
A partire da quel momento, nella cattedrale di Firenze, il Fuoco Santo della notte di Pasqua sarà sempre acceso con le pietre del Santo Sepolcro. Questo Fuoco alimenterà il cero pasquale, segno del Cristo Risorto luce del mondo, e sarà utilizzato in seguito per far esplodere in piazza del Duomo numerosi fuochi di artificio, che manifesteranno al mondo l’allegria dei fedeli per la resurrezione del Redentore.
Nel corso dei secoli la tradizione non sarà mai abbandonata, ma acquisirà nuovi dettagli. In particolare, i fuochi di artificio non saranno più esplosi la notte di Pasqua, ma in occasione della solenne messa del giorno. Si continuerà comunque ad utilizzare la fiamma accesa la notte con le pietre di Gerusalemme.
Nella forma arrivata fino ai nostri giorni, i fuochi sono accesi su un carro, popolarmente detto Brindellone, trainato il mattino di Pasqua da alcuni buoi bianchi, preceduti dalle autorità cittadine, nello spazio compreso tra il Battistero di San Giovanni e la Cattedrale di Santa Maria del Fiore.
L’arcivescovo di Firenze, con una candela accesa al cero pasquale, la cui fiamma è scaturita durante la notte dalle pietre del Santo Sepolcro, dà fuoco ad una miccia, che fa partire, dall’area prospiciente l’altar maggiore, una colomba di cartapesta, che lungo un cavo metallico attraversa l’intera cattedrale e, sbattendo sul Brindellone, fa esplodere i fuochi di artificio installati su di esso. Le esplosioni del carro fanno tornare la colomba all’interno della cattedrale, fra gli applausi della folla festante.
Un caro augurio di Buona Pasqua a tutti voi!
Ilario